La domanda è legittima, ma la risposta non può essere un numero secco. Il termine “sito” è in realtà molto generico e racchiude mondi completamente diversi: il sito per gestire la lista nozze di un matrimonio, il sito vetrina di un parrucchiere con prenotazioni online, il sito istituzionale di una banca, un portale ad accesso riservato solo ai dipendenti di una multinazionale, l’e-commerce che vende in tutta Europa con gestione di magazzino e spedizioni integrate, o ancora il blog personale di un fotografo.
Dire “un sito” senza altre specifiche è come dire “quanto costa una casa?”: può essere una casetta di legno in giardino o un grattacielo.
Detto questo, esistono delle fasce indicative che aiutano a orientarsi:
Un paragone utile è quello con l’allestimento di un ufficio o di un locale: un piccolo imprenditore investe facilmente decine di migliaia di euro per mettere in piedi un bar o un negozio fisico. Eppure, culturalmente, spesso fa fatica a immaginare la stessa spesa per un sito web, che oggi può essere la sua vetrina più importante, a volte l’unica.
Il punto è proprio questo: negli ultimi 15 anni il panorama digitale è cambiato radicalmente. Un tempo bastava avere un sito statico con poche pagine; oggi, per essere competitivi e soprattutto visibili, servono progetti ben progettati, ottimizzati, sicuri e in linea con obiettivi precisi di business ed iniziative di marketing mirate. Non si tratta solo di “avere un sito online”, ma di avere un asset strategico, capace di portare clienti, consolidare il brand e sostenere la crescita.
Non esiste un prezzo univoco per “fare un sito”. Esiste il costo del sito giusto per il tuo progetto, che dipende da cosa vuoi ottenere, dalle dimensioni della tua attività e dagli obiettivi che vuoi raggiungere.
Il tempo dipende molto dal tipo di progetto. Un sito vetrina semplice, con poche pagine e testi già pronti, può essere online in 3–4 settimane. Un e-commerce con catalogo prodotti, sistemi di pagamento e integrazioni personalizzate può richiedere 2–3 mesi, perché servono più fasi: progettazione grafica, sviluppo tecnico, inserimento contenuti, test e ottimizzazione. Per progetti altamente complessi possono volerci anche 6-12 mesi.
In generale, preferiamo lavorare con una timeline chiara, condivisa fin dall’inizio con il cliente: questo assicura che ogni passaggio — dal design alla messa online — sia curato nei dettagli senza rallentamenti.
Sì, ed è proprio una delle nostre peculiarità. Non ci limitiamo a realizzare siti web, ma siamo in grado di sviluppare veri e propri software scrivendo il codice da zero, progettati su misura per le esigenze del Cliente.
Questo significa poter creare programmi che fanno esattamente ciò che serve, senza adattarsi a soluzioni standard e spesso limitanti. Inoltre, possiamo integrare queste applicazioni direttamente nel sito web pubblico oppure in aree riservate ad accesso interno, così da renderle strumenti operativi al servizio dell’azienda.
Dai gestionali personalizzati ai sistemi di booking, dai configuratori di prodotto ai preventivatori online, fino a qualsiasi tipo di automazione o funzione avanzata: possiamo implementare soluzioni dedicate che non solo semplificano i processi, ma li rendono più efficienti e scalabili.
Ed è importante sottolinearlo: pensare che l’automazione informatica sia materia solo per le grandi aziende è un errore. Al contrario, le PMI che decidono di investire in sistemi web avanzati acquisiscono un vantaggio competitivo eccezionale, perché ottimizzano i flussi interni, risparmiano tempo e risorse e riescono a offrire servizi migliori ai propri clienti.
In altre parole, uniamo la parte di sviluppo web alla capacità di costruire software su misura, creando strumenti che diventano un vero valore aggiunto per il business.
I cosiddetti site builder gratuiti (come Wix o strumenti simili) sono facili e veloci da usare, ma hanno grossi limiti: poca personalizzazione, performance spesso basse, SEO ridotta e difficoltà a crescere con il business.
Un sito sviluppato da professionisti è invece su misura, ottimizzato per la velocità, sicuro e scalabile.
Inoltre, un fornitore esperto è in grado di organizzare, strutturare e presentare le informazioni in forme e modi comunicativamente efficaci e funzionali alle dinamiche di fruizione del web. Non è detto che un utente privo di competenze specialistiche, anche con un programma in grado di generare una pagina internet, riesca davvero a comunicare in modo chiaro e convincente.
Un sito professionale è quindi un investimento che dura nel tempo, capace di generare valore reale e non solo di “mettere online” qualche pagina.
Le piattaforme di intelligenza artificiale possono generare in pochi minuti pagine HTML, cioè singoli “pezzi di sito” con testi e immagini creati automaticamente. Sembrano già pronti, ma in realtà non sono un vero e proprio sito web funzionante: vanno inseriti dentro un sistema più ampio, che comprende numerosi aspetti tecnici e scelte strategiche.
Dal punto di vista tecnico bisogna occuparsi, ad esempio, di hosting, dominio, certificati SSL per la sicurezza, aggiornamenti e manutenzione del CMS, responsive design per i vari dispositivi, ottimizzazione SEO reale e non solo di facciata, caricamento veloce delle pagine, conformità legale (privacy, cookie) e integrazioni con altri strumenti come CRM, gestionali o sistemi di pagamento.
Dal punto di vista decisionale ci sono scelte delicate che un utente inesperto difficilmente sa affrontare: quale architettura delle pagine adottare per non confondere l’utente, quali call to action inserire per generare contatti, come organizzare i contenuti in base agli obiettivi di marketing, quale piattaforma usare per garantire scalabilità futura, come gestire la compliance legale, oppure come strutturare un e-commerce per farlo crescere senza blocchi.
In sostanza, l’AI può aiutare a produrre mattoncini digitali, ma non costruisce da sola l’edificio: un sito web completo deve essere progettato, pubblicato, manutenuto e soprattutto reso funzionale agli obiettivi di business. È qui che la competenza professionale diventa decisiva.
Un sito vetrina è pensato soprattutto per presentare l’azienda e i suoi servizi in modo semplice e diretto, come un biglietto da visita online.
Un portale web, invece, è un sito più complesso e articolato: può includere aree riservate, moduli interattivi, integrazioni con gestionali aziendali, prenotazioni online, forum o spazi per gli utenti registrati. È la scelta giusta quando serve un sistema che non si limita a mostrare informazioni, ma che gestisce processi e interazioni.
Un e-commerce è dedicato alla vendita online: catalogo prodotti, carrello, pagamenti e spedizioni. È un portale specializzato per trasformare i visitatori in clienti.
Vuol dire che il sito è progettato seguendo le regole della SEO (Search Engine Optimization). In pratica, i contenuti, le immagini e il codice sono organizzati in modo che Google riesca a capire bene di cosa parla il sito e lo mostri più facilmente tra i primi risultati di ricerca.
L’ottimizzazione riguarda molti aspetti: titoli e descrizioni delle pagine, velocità di caricamento, struttura dei link, utilizzo di parole chiave, e persino la presenza del certificato SSL. Un sito ottimizzato ha molte più possibilità di farsi trovare dai potenziali clienti.
Assolutamente sì. Studi dimostrano che se una pagina impiega più di 3 secondi a caricarsi, oltre la metà degli utenti abbandona la navigazione.
Un sito lento dà un’impressione negativa, aumenta il cosiddetto bounce rate (cioè il numero di persone che escono subito) e fa scendere la posizione su Google. Al contrario, un sito veloce migliora l’esperienza dell’utente, spinge le persone a restare più a lungo e aumenta le probabilità di ricevere contatti o ordini.
Dipende da come è stato progettato il sito e dalla sua complessità. Noi realizziamo siti basati su CMS (Content Management System) come WordPress, che ti permettono di modificare testi, immagini e pagine in autonomia tramite un pannello semplice da usare, simile a un editor di testo.
Per modifiche più avanzate (nuove funzionalità, personalizzazioni tecniche o grafiche) è consigliabile rivolgersi a noi, così il sito rimane stabile e non rischia problemi di sicurezza. In generale, la tua autonomia di intervento dipenderà dalla complessità del sito, dalla previsione della cosa in fase di progettazione, e dalla tua voglia di apprendere.
Per numerosi nostri clienti ci occupiamo continuativamente delle produzione e gestione dei contenuti, ed in questi casi siamo noi ad intervenire costantemente nel sito.
Il dominio è l’indirizzo del tuo sito (per esempio: www.miasocieta.it), quello che gli utenti digitano per trovarti.
L’hosting è invece lo spazio su un server dove vengono fisicamente salvati i file e il database del sito. In altre parole: il dominio è l’indirizzo di casa, l’hosting è la casa vera e propria che ospita i tuoi contenuti. Senza entrambi, un sito non può esistere online.
Noi offriamo la possibilità di acquistare entrambi questi servizi direttamente da noi.
Il certificato SSL garantisce che la connessione tra il visitatore e il sito sia criptata. Questo protegge i dati sensibili, come password o numeri di carta di credito, da possibili intercettazioni.
Inoltre, i browser moderni segnalano come “non sicuri” i siti che non hanno SSL attivo, e Google penalizza queste pagine nei risultati di ricerca. In pratica, è un requisito fondamentale per la sicurezza, la credibilità e la SEO del sito.
No, sono due strategie diverse.
La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tecniche che migliorano la visibilità del sito nei risultati organici di Google, senza pagare per il clic. È un lavoro continuo che porta benefici nel medio-lungo periodo.
Le Google Ads, invece, sono campagne a pagamento: permettono di apparire subito tra i primi risultati, ma finché c’è budget attivo.
La combinazione di SEO e Ads è spesso la soluzione migliore: la SEO costruisce basi solide, mentre le Ads portano traffico immediato e mirato.
Ci sono costi di base e costi opzionali.
I costi di base includono il dominio (in genere poche decine di euro all’anno) e l’hosting (variabile a seconda delle performance richieste, da 50 euro fino a 500 o oltre). Poi c’è il costo del certificato SSL, che a volte è incluso e comunque è piuttosto basso.
A questi si possono aggiungere i costi di manutenzione tecnica (aggiornamenti, backup, monitoraggio sicurezza), che per siti piccoli possono essere inferiori ai 300 euro all'anno e, se desiderato, pacchetti di gestione contenuti o campagne pubblicitarie, che vengono concordati con il cliente in base alle specifiche esigenze del suo progetto.
In ogni caso, preferiamo proporre piani chiari e trasparenti, così sai esattamente quanto spendi e per cosa.
Un CMS (Content Management System) è un software che ti permette di gestire i contenuti del sito senza dover scrivere codice. Con un CMS puoi aggiungere pagine, modificare testi, caricare immagini e pubblicare articoli in autonomia.
WordPress è il CMS più diffuso al mondo perché è flessibile, sicuro e supportato da una comunità enorme. Grazie ai plugin e ai temi personalizzati, si adatta a qualsiasi esigenza: da un sito vetrina a un e-commerce complesso.
Però è importante sottolineare che, quando si parla di progetti complessi — con funzioni avanzate, integrazioni con software esterni, aree riservate personalizzate o sistemi di booking — non basta cliccare qualche pulsante. In questi casi serve la conoscenza del codice (HTML, CSS, JavaScript, PHP, SQL, ecc.), perché anche con un CMS il lavoro “dietro le quinte” è fondamentale per garantire stabilità, sicurezza e prestazioni elevate.
Collegare il sito ai social non significa solo aggiungere un pulsante per la condivisione, ma soprattutto integrare strumenti di tracciamento e analisi.
Inserendo codici come il Meta Pixel di Facebook/Instagram, il LinkedIn Insight Tag o il Pinterest Tag, è possibile monitorare il comportamento degli utenti: quali pagine visitano, quali azioni compiono e a che punto del percorso si fermano.
Questi dati permettono di:
creare pubblici personalizzati per campagne mirate,
misurare il ritorno delle campagne pubblicitarie,
capire meglio gli interessi dei visitatori e ottimizzare i contenuti del sito.
In sostanza, l’integrazione con i social rende il sito non solo un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza per strategie di marketing più efficaci.
Sì, assolutamente. Con strumenti come Google Analytics 4 o altre piattaforme di web analytics possiamo monitorare il numero di visitatori, da dove arrivano, quali pagine guardano e quanto tempo restano sul sito.
Questi dati sono fondamentali per capire cosa funziona e cosa no, e per ottimizzare continuamente il sito e le campagne di marketing.
La sicurezza non è mai al 100%, ma con le giuste misure il rischio si riduce drasticamente.
Noi implementiamo certificati SSL, firewall, sistemi anti-malware, backup automatici e aggiornamenti costanti del CMS e dei plugin. Inoltre, monitoriamo il sito per rilevare eventuali accessi sospetti.
Un sito protetto non solo difende i dati degli utenti, ma salvaguarda anche la reputazione dell’azienda.
Sì. Anche se testi e immagini restano uguali, la parte tecnica del sito deve essere costantemente aggiornata. Questo significa mantenere allineati il CMS, i plugin e il server, per evitare vulnerabilità e garantire compatibilità con i browser più recenti. Un sito “fermo” rischia di diventare lento, insicuro e meno visibile su Google. Infine, un sito non aggiornato, col passare del tempo, raggiunge un punto di non recupero che rende necessario un rifacimento da zero.
Vuol dire che l’aspetto grafico del sito non è scelto solo per essere bello, ma per guidare l’utente a compiere un’azione precisa: richiedere un preventivo, compilare un modulo, acquistare un prodotto.
Si studiano colori, spazi, pulsanti e testi in base a dati di comportamento (come le heatmap o i test A/B) per aumentare il conversion rate, cioè la percentuale di visitatori che diventano clienti.
Sì. La legge europea (GDPR) impone di informare gli utenti su come vengono trattati i loro dati e se vengono utilizzati cookie di profilazione o strumenti di tracciamento (come Google Analytics o il Meta Pixel).
Ogni sito deve quindi avere una privacy policy chiara e una cookie policy con banner di consenso. Non rispettare questi obblighi può comportare sanzioni e, soprattutto, perdita di fiducia da parte degli utenti.
Moltissimo. Immagini ad alta qualità e testi scritti in modo chiaro e mirato contribuiscono a creare fiducia e professionalità.
Dal punto di vista tecnico, immagini pesanti rallentano il caricamento, mentre testi non ottimizzati riducono la visibilità su Google. Per questo è fondamentale lavorare su copywriting persuasivo e ottimizzazione delle immagini (dimensioni, formati moderni come WebP, attributi alt).
Sì. Esistono soluzioni affidabili come PayPal, Stripe, Apple Pay, Google Pay o integrazioni dirette con circuiti bancari.
Tutte funzionano tramite protocolli crittografati (SSL/TLS) e rispettano gli standard di sicurezza internazionali come il PCI-DSS.
Con la giusta configurazione, il tuo sito può gestire transazioni in totale sicurezza, offrendo ai clienti fiducia e semplicità d’acquisto.
Perché oggi oltre il 70% del traffico web arriva da smartphone e tablet. Se un sito non è ottimizzato per i dispositivi mobili, rischia di apparire disordinato, difficile da navigare e di far scappare i visitatori.
Un sito responsive si adatta automaticamente a ogni schermo, garantendo leggibilità, pulsanti cliccabili e tempi di caricamento veloci anche su rete mobile. Inoltre, Google penalizza i siti non compatibili con il mobile nei risultati di ricerca.







